top of page
Immagine del redattoreFabia Garbossa

Fine anno, tempo di bilanci(a): quanti rifiuti ho prodotto?

75 kg. No, questi non sono i kg presi durante i bagordi natalizi… ma il peso dei rifiuti che ho prodotto in un anno.

Sì, so quanti ne ho prodotti semplicemente perché li ho pesati. E qui ti invito a proseguire la lettura e non relegarmi immediatamente alla categoria di eco-invasati.



Perché ho iniziato a pesare i miei rifiuti?

Ho iniziato a pesare i miei rifiuti a gennaio 2021 perché questo è senza ombra di dubbio l’unico modo per sapere e rendersi conto di quanta immondizia esce dalla propria casa. Ed è quindi lo strumento principe per poter iniziare un percorso di riduzione dei propri rifiuti.


Parlare di riduzione dei rifiuti potrebbe incontrare delle resistenze da parte tua. In effetti tu sei unə bravə cittadinə e fai la raccolta differenziata con grande attenzione. La raccolta differenziata è uno strumento di fondamentale importanza da coadiuvare in tutti i modi possibili, impegnarsi in una buona esecuzione della stessa è veramente un atto di cittadinanza attiva e responsabilità sociale, perciò devi esserne orgoglioso.

Ma non basta. Porta pazienza, ma non basta.


Immagina di essere in un videogame a livelli. Fare la raccolta differenziata è doveroso e sacrosanto, ma è come se continuassi a giocare sempre al livello 1, ne sei un campione ormai, però devi sapere che il livello 1 non è l’unico, bensì semplicemente il primo. E devi sapere anche che tu puoi passare al livello successivo.


Il motivo per cui non sempre realizziamo che esistono altri livelli è dovuto al fatto che, a parte rari infelici casi, il nostro sistema di smaltimento dei rifiuti funziona molto bene. L’immondizia non piace a nessuno, diciamolo, e la cosa bellissima è che, una volta tirata fuori di casa, questa magicamente sparisce, creandoci come massimo disturbo il rumore della campana del vetro che viene svuotata alle cinque del mattino o un po’ di puzza nei mesi estivi. Davvero un privilegio, se ben ci pensi.


Per questo vi ringraziamo di cuore, aziende, consorzi, ecocentri, comuni, che fate sì che non dobbiamo accumulare per più di qualche giorno i nostri sacchetti dentro casa, perché quello sì, sarebbe un grande problema. Prova a immaginarlo.


Un grande problema che però ci farebbe davvero rendere conto della quantità di scarto che ognuno di noi produce.

Ma dato che non mi sembra opportuno dirti di non buttare alcuna immondizia per una settimana, così da subirne l’impatto visivo, a mò di terapia d’urto, posso almeno suggerirti di pesarla ogni volta che la butti.


Come iniziare a pesare l’immondizia?

La motivazione è semplice: la parola d’ordine per accedere al livello 2 è consapevolezza. Nello specifico, del fatto che differenziare non è sufficiente, perché è vero, è efficace, e funziona, ma è anche estremamente dispendioso sotto ogni punto di vista, logistico, economico, energetico, e comporta comunque sempre l’utilizzo di risorse vergini.


É estremamente più importante ridurre lo scarto in origine, impedire il rifiuto.

É come parlare con una persona che ti convince del fatto che riesce a rattoppare benissimo i vestiti, peccato che tu semplicemente non li buchi. Okay mettere una toppa nel più eccellente dei modi, ma se il vestito di base non si lacera… cosa è più conveniente?


Pesare i rifiuti è molto semplice e anche divertente. Lo conferma il mio fidanzato che non solo non mi ha lasciata, ma ha preso a cuore l’incarico con una precisione maniacale da vero trash killer.

Ti basta la bilancia da cucina e appoggiarci sopra il sacchetto. Fine. Per i sacchetti un po’ più schifosetti, pesa direttamente con il cestino dell’immondizia e poi fai la tara.

Puoi scaricare le nostre bellissime tabelle qua oppure appuntartelo su fogli volanti o nelle note del telefono, non discriminiamo.


Puoi farlo anche per una sola settimana, un solo mese. Provando poi magari a ridurre un po’ i tuoi rifiuti uscendo dai soliti circuiti.

Per avere risultati immediati, come nelle peggio diete estive last minute, ti suggerisco di buttarti sullo sfuso, su frutta e verdura fresca, evitare il pre-confezionato, pre-cotto, pre-parato, di fare il menù settimanale così da comprare solo ciò che utilizzerai, osservare e ragionare su cosa acquisti, dai veramente ti serve?


E dopo un po’ di esercizio, provare a pesare per un’altra settimana, un altro mese.

Se sei fan della performatività, diventerà l’ennesima sfida con te stesso, ma questa volta a fin di bene.


Alla fine: quanti rifiuti ho prodotto?

Ma insomma sti chili che ho fatto io, dopo tutto il predicozzo, sono tanti o pochi?

Ti riporto i dati di media nazionale dell’anno 2020 (slide 2 e 4):


Davanti a queste evidenze, che dire: 75 kg sono molto pochi. Il mio bilancio, anzi la mia bilancia di fine anno, è sicuramente positiva.

Ma se questa è la media, vuol dire che c’è chi fa ancora meglio di me. E io a questo ambisco: fare di meglio.

Ti va di sfidarti?



Ti va di metterti in gioco per ridurre i tuoi rifiuti?

6 sfide concrete per iniziare ad agire e ridurre il tuo impatto.

12 visualizzazioni0 commenti

Post correlati

Mostra tutti

Commenti


bottom of page